Un gruppo di paesi dell’UE ottiene l’autorizzazione a costruire un’infrastruttura digitale sovrana
L’organizzazione europea, guidata da Francia, Germania, Italia e Paesi Bassi, svilupperà alternative open source in settori chiave quali l’intelligenza artificiale, il cloud e i social network
La Commissione Europea ha dato il via libera a un gruppo di quattro paesi per la creazione di un’organizzazione comune (chiamata European Digital Infrastructure Consortium) volta a sviluppare alternative open source a software (non europei) di largo uso.
Francia, Germania, Italia e Paesi Bassi lavoreranno allo sviluppo di alternative europee aperte in “aree chiave” quali l’intelligenza artificiale, il cloud, la sicurezza informatica e, curiosamente, i social network.
I legislatori regionali stanno assumendo un tono più serio sulla sovranità digitale di fronte alla crescente preoccupazione geopolitica per l’eccessiva dipendenza dalle piattaforme tecnologiche statunitensi.
Il Digital Commons European Digital Infrastructure Consortium (EDIC) lavorerà anche su un “meccanismo di finanziamento sostenibile” per sostenere la produzione e la manutenzione di tali software in tutta Europa, secondo quanto riportato in un comunicato stampa.
L’annuncio sarà musica per le orecchie dell’industria open source europea, che in precedenza aveva chiesto un fondo di 350 milioni di euro per sostenere importanti progetti open source.
Lussemburgo, Slovenia e Polonia parteciperanno all’organizzazione in qualità di osservatori, secondo il comunicato stampa, che afferma che anche altri paesi dell’UE sono interessati a partecipare.
L’EDIC sarà inaugurato ufficialmente l’11 dicembre all’Aia. I quattro paesi fondatori hanno presentato i documenti costitutivi già nel mese di luglio.
Tradotto con l’aiuto di DeepL.com (versione gratuita). Articolo originale: https://www.euractiv.com/news/eu-country-grouping-cleared-to-build-sovereign-digital-infrastructure/



Commenti recenti